
Negli ultimi anni, le truffe telefoniche hanno subito un’impennata significativa, con un aumento del 25% delle segnalazioni in Italia nel 2023 rispetto all’anno precedente. Tra queste, la truffa delle “chiamate mute” è tornata alla ribalta, mietendo numerose vittime.Agenzia Nova
Cos’è la truffa delle “chiamate mute”?
Conosciuta anche come “wangiri” (termine giapponese che significa “squillo e giù”), questa truffa prevede che il truffatore effettui una chiamata che si interrompe dopo uno o due squilli, lasciando una chiamata persa sul telefono della vittima. Il numero visualizzato spesso ha un prefisso internazionale o è mascherato per sembrare locale. Se la vittima richiama, viene collegata a un numero a tariffa speciale, con costi elevati per ogni secondo di conversazione.La furia umana
L’evoluzione delle truffe telefoniche in Italia
Secondo un rapporto di Telecom Italia, il 40% degli italiani ha ricevuto almeno una chiamata sospetta nel corso dell’ultimo anno. Le regioni più colpite sono Lombardia, Lazio e Campania. A livello globale, le frodi telefoniche e lo spam hanno raggiunto massimi storici, con una perdita media per consumatore truffato di circa 2.300 dollari nel 2023. Agenzia Novait.hiya.com
Perché è pericolosa?
Richiamando il numero, l’utente può incorrere in addebiti elevati, spesso senza rendersene conto immediatamente. Inoltre, durante la chiamata, potrebbero essere richieste informazioni personali o finanziarie, esponendo la vittima a ulteriori rischi di frode e furto d’identità.
Come proteggersi
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Non richiamare numeri sconosciuti o con prefissi internazionali sospetti.
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Bloccare i numeri sospetti utilizzando le funzionalità del proprio smartphone o applicazioni dedicate.
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Iscriversi al Registro pubblico delle opposizioni per limitare le chiamate indesiderate.
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Segnalare l’accaduto al proprio operatore telefonico e, se necessario, alle autorità competenti.
Inoltre, è importante mantenere alta l’attenzione e informare amici e familiari su questo tipo di truffa, per prevenire ulteriori vittime.