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Internet, attenzione a DnsChanger: a rischio oltre 275mila PC

Quello di oggi secondo le previsioni, 275mila computer e tablet in tutto il mondo (di cui circa 20mila in Italia) potrebbero bloccarsi e non consentire agli utenti l’accesso a Internet. La causa è l’ormai famigerato DnsChanger 1, un malware che ha infettato migliaia di dispositivi elettronici ed è in grado di sabotare il Dns, il servizio che permette di navigare in internet trasformando i numeri ip identificativi dei server in indirizzi testuali (come www.repubblica.it).

Per controllare subito se il proprio pc è infettato o meno da DnsChanger basta un semplice test su un sito predisposto per l’occasione, www.dcwg.org 2 (la cui pagina italiana è curata da Telecom ed è raggiungibile a quest’indirizzo 3). Se il sito si illumina di verde vuol dire che il computer è pulito. Se fosse infetto, il DNS Changer Working Group, ha indicato una serie di software dedicati, da scaricare ed installare sul computer, avviando immediatamente una scansione approfondita. In ogni caso è consigliabile mantenere antivirus e sistema operativo sempre aggiornati all’ultima versione.

Le tappe della vicenda. La storia comincia nel novembre scorso quando l’Fbi annuncia di aver sgominato una pericolossima centrale di hacker che opera dalla Russia agli Stati Uniti, passando per l’Europa. I banditi sono riusciti a impossessassarsi di oltre quattro milioni di computer in tutto il mondo, infettandoli con un virus e mettendo su un’associazione criminale da 14 milioni di dollari. Non si tratta però di un ‘semplice’ virus. In questo caso il malware si chiama DnsChanger perché cambia appunto l’indirizzo Dns: in pratica il computer colpito naviga su un internet parallela disegnata dagli hacker in cui i siti non sono quello che appaiono. L’utente non si accorge di nulla perchè è in grado di raggiungere esattamente quello che sta cercando in rete, ma in realtà viene immediatamente dirottato su server gestiti da criminali informatici. Una volta scoperta la trama del “gioco”, l’Fbi è stata costretta a ‘ricostruire’ il mondo internet dei computer infetti, mettendo in piedi una serie di server alternativi che impediscono ai pc colpiti di navigare sul web pirata. Una misura temporanea, decisa dal tribunale di New York (perché da qui parte l’operazione anti-pirateria) che finisce proprio oggi, lunedì 9 luglio.

Cosa accadrà? Da questo momento in poi, insomma, i computer colpiti da DnsChanger non saranno più protetti e dirottati su l’”altra” Internet, quella “sana”. Ma anche i siti pirata nel frattempo sono stati bloccati, quindi non sarà utilizzabile neanche la rete “hackerata”. Quali saranno le conseguenze di questa empasse informatica? Per la maggior parte dei computer collegati alla rete, tutto continuerà senza problemi. I computer interessati da DnsChanger sono circa l’1 per mille. Ma per i loro possessori oggi navigare potrebbe diventare un vero incubo. Meglio premunirsi per tempo verificando di non essere infetti. Intanto l’Fbi ha creato una pagina 4 sul proprio sito, dove tutti coloro che pensano di essere vittime del DnsChanger, possono registrarsi, fornendo i propri dati.